La Nuova Zelanda batte l'Argentina senza impressionare più di tanto
Una partita giocata nel piccolo stadio di Hamilton sotto la pioggia ha visto gli all blacks battere i pumas di quindici punti con una gara precisa ma poco esaltante, complici anche le condizioni di gioco e la buona difesa messa su dagli ospiti.
Gran bell'inizio dell'Argentina che gioca bene, attacca e difende con l'aggressività necessaria e contiene la Nuova Zelanda per il primo quarto di gioco.
Gran bell'inizio dell'Argentina che gioca bene, attacca e difende con l'aggressività necessaria e contiene la Nuova Zelanda per il primo quarto di gioco.
La meta di Leguizamón al 5' ha dimostrato come i pumas possano essere letali se viene lasciato loro spazio.
Guiñazú si fa mandare fuori con un cartellino giallo ancora in un momento determinante come nella prima disastrosa uscita dei pumas a Soweto. Questa volta l'inferiorità numerica costa due determinanti mete ai pumas, entrambe di Smith, al 23' ed al 27'.
Sotto la pioggia sempre più pesante, nel secondo tempo la meta di Savea, frutto di un calcio stoppato da Read ha aumentato il vantaggio della Nuova Zelanda a 12 punti. Ma i pumas non si sono arresi ed hanno proseguito ad attaccare, senza però sfondare.
Barrett, subentrato a Carter nel finale, ha sigillato il risultato sul 28 - 13, su un piazzato concesso per un fallo che sarebbe dovuto costare un giallo a capitan Fernandez Lobbe.
Gli all blacks hanno dominato in touch nel primo tempo ed hanno costretto i pumas a ricorrere spesso alla rimessa corta per sopperire all'inferiorità, nella ripresa con l'ingresso di Creevy i pumas hanno messo a posto questo aspetto del gioco. La superiorità degli all blacks non si è vista in un altro fondamentale, la mischia, anche se verso la fine della partita gli avanti dei pumas hanno iniziato a concedere qualche fallo.
Dan Carter al ritorno dopo l'infortunio al polpaccio, sbaglia due piazzati ed una trasformazione ma dimostra come sempre la propria classe e superba visione di gioco, come in occasione della seconda meta.
L'uscita dal campo di McCaw al ventesimo della ripresa può essere uno dei pochi grattacapi di Hansen per la gara con gli springboks di sabato prossimo, i possibili sostituti in terza linea non mancano.
La direzione di Garces è stata molto buona e soprattutto le sue scelte sono state coerenti durante tutto il corso del match.
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